Serata importante per la Simo e il sottoscritto, scegliamo un ristorante mai provato ma che ci attira da tempo. Bene, si rivelerà una serata enogastronomicamente parlando eccellente, ma non solo, perché l'affabilità e la cortesia dei proprietari e la qualità del servizio la renderanno praticamente perfetta. L'ambiente, già descritto, è elegante, caldo, curato, anche intimo, con la caratteristica di farti sentire comunque estremamente a tuo agio (forse sono le stampe della vecchia Modena alle pareti che ci ricordano che siamo a “casa nostra”?). Serata tranquilla, siamo nella sala di destra e dei 5 tavoli (o sei?) ne sono occupati 3, da due coppie e un single. Tavoli ben distanziati e apparecchiati con posateria d'argento (che sarà cambiata a ogni portata), bicchieri di cristallo adeguati ai vini. Dal menù, estremamente accattivante, scegliamo la degustazione di pesce, costruita con 5 portate scelte fra le più allettanti presenti nel menù à la carte. Sarà un trionfo. E' il momento del vino e chiedo la carta, sapendo che sarebbe stata di rara completezza. Così è, sono centinaia di etichette accuratamente selezionate e organizzate, la carta aiuta a non perdersi e per me, alle prime esperienze in un percorso da sommelier Ais, ha anche un grandissimo valore didattico! La prossima visita chissà se potrò vedere la cantina... Piacevolmente guidati da Rita, Sommelier professionista di lunga esperienza, scegliamo per accompagnare la cena un Franciacorta DOCG Saten Lantieri, 4 cappelli (anche se non è un termine ais…!). Servizio dello spumante da 5 cappelli. - Aperitivo offerto e assortimento di diversi panini sul tavolo (riforniti con puntualità quando necessario, erano così buoni specialmente il grissinone). - Saluto della cucina, crema di patate con crostino, ottimo l'olio di condimento. Si comincia il vero menù degustazione. - Assortimento di crudo di mare, coloratissima e originale la presentazione del piatto, eccellente la salsina di accompagnamento/decorazione, con gamberetti, ombrina e (direi) salmone. 5 cappelli. - Antipasto con cappasanta e mazzancolle su un letto di finocchio e agrumi, piacere per la vista e soprattutto per il palato. 5 cappelli. - Lasagnetta di verdure, pesce e crostacei. Ecco, qui se i cappelli fossero 6 ci starebbero tutti. Una perfetta fusione di sapori e profumi. Delicatissima e al contempo saporita. Semplicemente deliziosa. - Gamberoni rossi su patate e fritturina di pesce. Anche qui ottima presentazione e qualità eccellente. 4 cappelli, solo perchè la frittura poteva essere appena un po' più croccante (a voler cercare il pelo nell'uovo, intendiamoci...) - Gelato di vaniglia di tahiti con frutti di bosco freschi. Un Signor Gelato, gustato in chiacchiere con lo chef. - Fuori dal menù degustazione, oltre al vino abbiamo ordinato un caffè decaffeinato servito con piccola pasticceria (golosissima) e una grappa di Picolit eccellente. Mi scuso se non sono stato preciso nell'illustrare i piatti, ho lasciato correre troppo tempo dalla cena e sui nomi ha prevalso il ricordo dell'immagine e del gusto… Vorrei infine sottolineare come un grandissimo valore aggiunto alla qualità e piacevolezza della serata lo abbiano dato, oltre che il servizio solerte e attento, lo chef Emilio, che amabilmente ci veniva a trovare in sala, disponibile a scambiare due parole e a raccontare un po' della storia della nostra bella città che anche lui ha gastronomicamente contribuito a costruire da generazioni, e la moglie Rita, preparatissima Sommelier (ho assistito alla mia prima decantazione… che bello!), con la quale abbiamo potuto scambiare una lunga e amabile chiacchierata a fine cena, quando eravamo rimasti soli nel locale. Costo del menù degustazione: 60 euro, spesa finale 85 euro. 5 cappelli il voto finale, senza alcun indugio. Torneremo sicuramente per provare la cucina di terra, magari anche per una bella ruota di formaggi (ho visto un carrello strepitoso) e quando vorremo concederci una serata in cui non farci mancar nulla.