Era poco più di anno che non ci andavo, ma oggi, complice il nuovo ricovero dello suocero direttamente col 118 al Policlinico, all'uscita di un'estenuante attesa di 5 ore in piedi di qua e di là, la Paola ha fame ma non ha voglia di mangiare a casa. Da via Campi è uno sputo e parcheggio qui davanti. Appena entrato il boss mi saluta calorosamente e mi comunica che da Ottobre non saranno più qui, ma in via Vignolese, proprio dove c'è il ristornate pizzeria “Le Tre Forchette”, hanno rilevato l'attività. Bene, recepisco e rispondo che li andrò a trovare anche lì…. Visito il bagno, che è sempre lo stesso striminzito di tutti questi anni….mi siedo fuori, sul terrazzino in pieno smog emiliano e ordino. Birra media e Napoli per me, coca e margherita per Paolina. Tempo 5 minuti e la pizza arriva fumante. Sempre lei, bella alta, col suo bel cornicione morbido e il pomodoro rossissimo. Me la slappo in fretta, a me piace tantissimo, Paolina la gradisce ma preferisce quella dei cugini dell'”Altro…”. A me invece piace molto anche questa, tanto direi. Quello che mi è sempre piaciuto qui è l'abbondante condimento, il pomodoro pelato schiacciato che sembra freschissimo, e la mozzarella saporita. Paolina lascia indietro mezzo cornicione, che mi premunisco di finire previo ordine di una birra piccola. La Paolina invece chiede un profitterol, che farà fatica a mangiare tutto perché secondo lei la cioccolata è un po' troppo stomacosa. Si lamenta infatti che non si riesce più a trovare un buon profitterol da qualche anno, tutti lo fanno con la cioccolata fondente, ma quello che si mangiava una volta, quello “che aveva la cioccolata color diarrea”, era più leggero e buonissimo. Beviamo due caffè e vado a pagare, 29,50 € portati a 29 €. Giuseppe mi saluta e mi augura di rivederci non fra vent'anni, glielo prometto, intanto ho intenzione di ritornarci quanto prima e anche nella prossima nuova sede. Cinque cappelli in amicizia.