Un giorno di luglio o agosto chiamo una pizzeria da asporto della mia zona e quando mi portano la pizza noto che il giovanissimo fattorino mi consegna una ricevuta artigianale, così io
“e lo scontrino fiscale?”
“c’è questa”
“no…devi portarmi lo scontrino fiscale, è la legge!”
“ma…”
“nessun problema guarda…quando ripassi di qua mi allunghi lo scontrino”
“ok”
passano le ore e i giorni e lo scontrino svanisce nel nulla

Domenica sera rimetto alla prova la stessa pizzeria, si ripresenta il giovanissimo fattorino che mi riconosce e solita scenetta alla vista della ricevuta artigianale
“e lo scontrino fiscale?”
“ehm….”
“siete obbligati a portarlo”
lui mi riconosce e dice: “devi chiederlo quando telefoni”
“NO! NON DEVO CHIEDERLO!!! VOI SIETE OBBLIGATI A PORTARLO A TUTTI SENZA RICHIESTA TELEFONICA!!!”
“ehm…”
“nessun problema guarda…quando ripassi di qua mi allunghi lo scontrino! E diglielo in pizzeria che non devo richiederlo x telefono, ma devono farlo a tutti!!”
“ok”

ovviamente lo scontrino si è volatilizzato

faccio presente che un’altra pizzeria della zona, alla mia richiesta, in 10 minuti mi ha portato lo scontrino, mentre c’è chi lo fa regolarmente

ora vi chiedo: come vi comportereste voi? (oltre a mettere la pizzeria nel libro nero)

1) fare finta di niente
2) denuncia alla gdf
3) telefonare ed esporre il problema
4) andare di persona in pizzeria e farglielo notare
5) varie ed eventuali

16 risposte

  1. Non ho mai il coraggio di contestare quando non mi fanno lo scontrino, ma se la finanza mi aspettasse fuori, mi beccherei una multa salata pure io.

    Chi prende una busta paga, le tasse le paga sempre, quindi dovrebbe incazzarsi quando qualcun'altro non lo fa.

    Sarò bastardo, ma dopo la seconda volta io segnalerei alla GDF.

    Non sarò coraggioso, ma bastardo si!

  2. Se posso (ovvero ho altro da mangiare) gli dico di tornare con lo scontrino e la pizza calda (una volta è tornato con la pizza fredda e l'ho rifiutata… poi ho cambiato pizzeria). Oppure si può fare una semplice lettera alla GDF, ma attenti a non tirarsi la zappa sul piede

  3. ho scartato in partenza l'ipotesi di farlo tornare con le pizze calde: chissà cosa ci potrebbero fare su quelle pizze…!!!!

    Cosa intendi con attenti a non tirarsi la zappa sul piede ?

  4. che se gli scrivi ke ti hanno consegnato una pizza senza scontrino e tu l'hai presa credo che potrebbero farti la multa…

  5. Io, se la cosa ti da veramente fastidio (e mi pare che sia cosi' ) userei l'opzione 4 e in caso di esito negativo l'opzione 2.

    L'importante e' non usare l'opzione "recensione" , come spiegato piu' e piu' volte non e' questo il luogo adatto. 🙂

    Hai fatto bene a sollevare il problema con un post, credo che possa essere di utilita' per "entrambe le parti" in gioco.

    Credo che sia pero' necessario considerare, prima di gridare all'untore per un mancato scontrino, il fatto che potrebbe non equivalere automaticamente ad evasione fiscale.
    Ci sono gli studi di settore, che prescindono dall'ammontare degli scontrini e prendono in considerazione altri fattori, e per alcune realta' (conosco molto bene la mia, e posso parlare per quella) sono assolutamente efficaci (nel senso piu' cinico del termine 😉 ) nella determinazione del reddito imponibile.

    Non lo dico ovviamente per difendere eventuali evasori (anche io pago le tasse e anche per me non e' una gioia), ma solo per suggerire uno spunto di riflessione, sperando che possa contribuire ad una visione piu' completa del problema.

  6. Gigi non ho ben capito quella degli studi di settore.

    Zio quello che + mi fa incazzare è quando uno NON CONOSCENDOMI, direttamente mi fa la RNF senza chiedermi nulla

  7. Certamente, come già avevo evidenziato in un altro post su GM Solidale, un diverso sistema fiscale aiuterebbe molto ad eliminare certe problematiche…
    In ogni caso, ci sono molte situazioni, qua e là, in cui la normativa non viene seguita in modo rigoroso, ma attraverso l'uso del buon senso. Voglio dire… anche i carabinieri a volte ti fermano per strada e, ogni tanto, succede che sorvolano.
    Anch'io ho avuto modo di verificare, dall'altra parte della barricata, che funziona di più e dà più risultato un dialogo, un'informazione, che non la brutale ricerca di applicazione della legge.
    La legge stessa, quando prevede delle sanzioni, le dovrebbe prevedere allo scopo di correggere…
    Personalmente, quindi, penso anch'io, che sarebbe opportuno prima parlarne personalmente con chi gestisce il locale (magari il fattorino non ne ha responsabilità, magari lo scontrino è stato fatto e non consegnato… chissà) e solo dopo valutare le opportunità da seguire… 🙂

  8. Ciò che è giusto è giusto, anche se certe battaglie a volte fanno pensare a Don Chisciotte…
    Certo che, chi è senza, ma senza, peccato, scagli la prima pietra…

  9. Zio, il buon senso non si vende e non si compra. E non si ha mai del tutto, si conquista pian piano, si cresce. Col tempo, coll’esperienza, con l’ascolto, con la disponibilità, con le scornate, con i propri errori, con i rapporti umani, a volte difficili per i caratteri delle persone.
    Ti faccio un esempio, per restare più sul concreto.
    Parlavo prima, che stavo dall’altra parte della barricata. Quindici anni fa ho avviato nel mio Comune la raccolta differenziata. Ho ricevuto critiche durissime, insulti, irrisioni, lettere anonime con minacce di morte (! 🙁 ). Molta gente faceva apposta a lasciare sacchetti di immondizie in giro per strada, a non mettere fuori la pattumiera per il porta a porta nel giorno giusto, a continuare a mescolare i rifiuti.
    Contemporaneamente all’avvio del servizio è stato adottato un regolamento che prevedeva sanzioni, anche pesanti, per chi non si comportava in modo adeguato.
    Io ho sempre chiesto ai Vigili di usare tolleranza e di spiegare alle persone come dovevano comportarsi e di dare la multa solo se i comportamenti provocatori erano reiterati più volte, non se dovuti solo ad ignoranza (nel senso di non conoscenza). Questo, anche se il mio istinto avrebbe voluto dare una bella multazza a certe persone… Ma poi anche nella mia famiglia (siamo in tanti, come sai) c’era, qualche volta, chi sbagliava, me compreso…
    In otto anni siamo diventati il primo Comune in Italia sopra i 10.000 abitanti per la percentuale di differenziazione, abbiamo abbassato la tassa del 40%, senza contare l’inflazione, e le multe in tutto questo tempo penso si possano contare sulle dita di una mano.
    La quasi totalità della popolazione si è abituata e moltissime persone che allora mi contrastavano ora danno atto che è stata una scelta opportuna.
    Io credo di aver cercato di usarlo il buon senso, non dico di averlo, perché così non ce l’avrei e di errori ne faccio anche adesso, continuamente, ma sforzarmi di ricercarlo, quello sì.
    Avrei ottenuto lo stesso risultato con un’applicazione rigorosa e stretta del Regolamento? Sinceramente penso di no.

    Pao, in qualsiasi nostra espressione facciamo politica, anche qui, anche nelle recensioni, anche tu nelle tue, che quasi sempre condivido.

    E bravo Rolando, hai tirato fuori ‘na bella storia. 🙂

  10. Ciao zio,

    non mi riferivo ne a te ne a nessuno in particolare….parlavo in generale.

  11. Ciao Rolando immagino di che locale si tratti perchè si comporta cosi anche con me.
    Non dovrei dirlo ma a volte se si è molto bastardi ed io lo sono potresti giocare sul ricatto e dopo l'ennesima presa in giro si agisce denunciando il tutto.
    Chiaro che avere dei conoscenti finanzieri aiuta a difenderti e a tutelarti in queste situazioni, ma come dico io a mali estremi estremi……oh non ci crederai la mia cura ha funzionato

  12. ho letto solo ora questa interessante discussione e vorrei dire la mia. Premetto che più o meno sono d'accordo con tutto ciò che avete detto finora, ma temo che siano solo belle parole. In questo caso
    stiamo parlando di una presunta "evasione fiscale" di pochi euro, se li sommiamo, in una serata possono diventare anche 50, o poco meno. Non credo che una pizzeria da asporto abbia un fatturato (si fa per dire) tanto superiore.
    Volendo si potrebbe estendere il discorso ad altre categorie di artigiani per fare un esempio. Chi, davanti al conto salato dell'idraulico, o del meccanico o del giardiniere, sempre con iva a parte chissà mai perchè, ha preferito pagare per intero o non ha invece chiesto (o accettato la proposta) di fatturare una cifra inferiore? Il privato non scarica nulla, il meccanico o l'idraulico fattura il minimo, e così siamo tutti contenti. Possiamo salire la scala e passare ai professionisti, agli imprenditori e ……non si finisce più…..e arriviamo in un campo altro che minato, minatissimo!!!!
    Il buonsenso sono sicura che esiste, certo che esiste, siamo tutti fiduciosi……ma solo a parole, temo. Quando si tratta di sborsare dei quattrini penso che il buonsenso ce l'abbiano in pochi.

  13. Sono contento di aver sollevato un po' di polverone…almeno si discute di qualcosa di concreto!!!

    Tornando al nocciolo della questione (tralascio l'argomento artigiani-fattura dell'amico sennò ce ne vien na gamba…), vorrei sottolineare che non mi ha dato TROPPO fastidio il fatto in sè che non mi abbia fatto lo scontrino, ma queste due cose:
    1) la reiterazione del "delitto" (ciò vuol dire che lo scontrino non lo fai mai!!)
    2) la risposta "devi chiederlo quando telefoni" (ciò avvalora la tesi che non lo fai mai)
    il punto 1 è sicuramente imputabile alla pizzeria, mente il punto 2 è dubbio: fattorino inesperto o fattorino "addestrato"??

    concludendo ("grabba bocchino" cit.)…
    se una volta di dimentichi di farlo non mi interessa, ma se "ci fai" di professione, allora mi girano…!!!!

  14. Eheheheh… Rolando… 🙂 che ti giravano s'era capito… 🙂 e che quello era il motivo scatenante il post, anche.

    Dopo l'illustrazione, tu hai fatto una domanda dove, partendo proprio dal “giramento”, hai chiesto come bisognerebbe comportarsi secondo noi.
    Poi qualcuno ha un po' ampliato il discorso a chi fa prezzi alti con l’IVA e la fattura, o più bassi senza IVA e senza fattura, o a chi parla di buonsenso ma quando si tratta di sborsare quattrini non ce l'ha, cioè tante belle parole e basta, o al lavoratore dipendente che l’IVA se la ciuccia sempre mentre l’autonomo in qualche caso riesce a scampolarla.

    Non è questo il caso, perchè in tutti i ristoranti o pizzerie il prezzo è quello, quasi sempre esposto, già ivato, e non suscettibile di cambiamenti; almeno, a me non è mai successo in vita di avere al ristorante un prezzo inferiore, senza IVA e senza scontrino o ricevuta.

    Mi pareva che la tua fosse la domanda di chi non ha nulla da guadagnare a far casino, ma gli stanno sulle scatole quelli che imbrogliano col fisco. Giusto?
    Ribadisco, secondo me (ed era il motivo per cui avevo parlato di buon senso, facendo un esempio concreto di chi si trova a dover valutare i comportamenti, virtuosi o meno, degli altri, perchè magari qualcuno potrebbe imputare la cosa ad omertà di fronte all'applicazione della legge): tenere a freno i bollenti spiriti, punto 4 (cioè parlare) e poi valutare in base alla risposta.
    Ciao Rolando! 🙂 🙂

    [gli studi di settore, effettuati dall’Agenzia delle Entrate per alcune categorie di contribuenti, stabiliscono in modo artificioso, sulla base di parametri diversi (ammortamenti, numero dipendenti, tipologia di professione o lavoro, pagamenti di bollette per i diversi servizi, data di inizio attività ecc.) il reddito. Ciò, a prescindere dall’emissione di fatture o ricevute o scontrini fiscali. Quando fai la dichiarazione dei redditi devi almeno dichiarare un tot e se non lo dichiari, ovvero se dichiari di meno, paghi ugualmente le tasse per quel tot. Poi non so se la cosa è attiva anche per i ristoratori, non sono un esperto fiscale… 🙂 ]

  15. Sì, gli studi di settore valgono anche per i ristoratori.
    Rolando, punto 3, poi 4, poi 2.
    Son d'accordo con Lucy… ma secondo me lo scandalo è nelle birrerie o nelle discoteche, soprattutto quelle "estive", magari con piscina, magari a Modena… a volte mi chiedo se almeno ce l'hanno, la cassa!