Pongo un quesito di critica gastronomica, se qualcuno dovesse trovare questo post un po’ OT che venga tranquillamente cancellato.
Durante recenti esplorazioni nel passato del sito partite dall’incidente recentemente capitato sulla Lavagna, mi sono imbattuto nello scambio di opinioni sulla “GIUDA MICHELINE” e questo ha fatto sì che mi chiedessi: come mai (e da anni mi risulta) in una città  come Bologna non si trova nemmeno UN ristorante con una stella Michelin (e nemmeno un cappello L’Espresso, per altro, giusto delle sparute forchette Gambero Rosso, che sono più “facili” e meno prestigiose)?
Io trovo che tutto ciò sia (limitatamente al campo della gastronomia) una vergogna. Ma che può essere di due tipi:
nel primo caso, se queste guide fotografano una realtà  effettiva, è una vergogna che una città  capoluogo di regione e con il patrimonio storico e gastronomico di Bologna non sia in grado di esprimere nemmeno UN ristorante di livello internazionale (e faccio notare che con la stella Michelin sono premiati anche ristoranti che propongono una cucina del tutto tradizionale, purchà © davvero curata- provate ad esempio L’Aquila Nigra di Mantova- e anche alcuni locali tutto sommato per nulla lussuosi). In Francia se una città  dell’importanza di Bologna (e non ce ne sono poi molte) non avesse la sua stella probabilmente farebbero partire degli incentivi perchà © un già  grande o un molto promettente chef ci si installi subito…
oppure è una vergogna che queste blasonate guide non sappiano riconoscere l’eccellenza dove c’è, e che per motivi vari non riconoscano i suoi meriti all’attuale panorama della ristorazione bolognese. Insomma, il fatto è forse che la Michelin è davvero un “Giuda” anzichà © una guida? Perchà © rimane il fatto che con l’attuale stato di cose Bologna appare come una località  gastronomicamente irrilevante (sempre solo dal punto di vista della ristorazione).
Qualcuno sa dirmi quale di queste due ipotesi secondo lui corrisponda maggiormente al vero? E magari indicarmi anche i motivi?
Vi ringrazio molto.
😉 (sempre che per spirito di campanilismo a voi modenesi- detentori di ben quattro stelle totali- questo stato di cose non faccia gongolare) 😉
5 risposte
La Guida Michelin è una guida francese, e credo che questo non si debba dimenticare… di fatto sono meno avari di stelle con i locali francesi, mentre i commissari sono molto più esigenti con i locali negli altri Paesi… è anche vero che forse al di fuori della Francia la “Michelin” seppur importante non raggiunge gli stessi livelli e non riesce ad essere egualmente esaustiva, ma esistono altre guide… no?
Beh, pickla, grazie per la risposta anche perché a tutt'oggi è l'unica.
Quello che dici sul “francocentrismo” della Miche è vero e noto, rimane il fatto però che di ristoranti da una stella in Italia non ne mancano, Bologna e Trieste sono gli unici capoluoghi di regione del nord Italia a non possederne nemmeno uno (Aosta compresa). Ho poi citato anche l'Espresso, che di fatto concorda.
Rimane però il fatto che, sebbene non sia la più affidabile fuori dai confini dell'Esagono, la Michelin rimane la guida che dà la sanzione ufficiale: è la stella che “stacca” un ristorante dagli altri per farlo risplendere, e questo è vero specialmente per la clientela internazionale, essendo l'unica guida i cui giudizi abbiano valore al di fuori dei confini delle varie nazioni; quanti tedeschi o americani leggono la guida del Gambero Rosso, se devo venire in vacanza in Italia? Una piccolissima, trascurabile minoranza, agli occhi del mondo Bologna è quindi una città che “non merita” nemmeno una sosta per mangiare.
Quello che vorrei sapere è se effettivamente la ristorazione di alta qualità attualmente a Bologna latita, e come mai.
Beh, se vogliamo essere proprio precisi, nella guida 2008 compare una stella michelin a Bologna, precisamente al Marconi, bel ristorante di pesce sito sulla via Porrettana, poco prima di entrare a Sasso Marconi.
E' vero però che tranne questa cometa, finora nessun ristorante fra Bologna e provincia è mai entrato in classifica.
Non perchè a Bologna non esistano posti di qualità. Tutt'altro.
Di certo però (forse) manca quello che offre quel qualcosa in più tale da soddisfare i parametri Michelin.
Parametri che mi piacerebbe conoscere, a dire il vero.
Perchè, per la mia modesta esperienza, ritengo ci possano essere alcuni posti degli almeno della stella, anche se forse è un più un motivo di vanto del ristorante piuttosto che simbolo di “qualità certificata”.
Mi vengono in mente il Marco Fadiga Bistrot, oppure il Bitone, solo per dirne un paio, che cucina a parte (comunque eccellente) offrono un locale ed un servizio degno di nota.
E' ovvio che non si possono dare stelle come se piovesse, ma almeno tener conto dell'insieme di tutti questi fattori per attribuire qualche merito in più non sarebbe male.
O è solo una questione di soldi?
Per adesso mi consolo con una bella cena da Marretti o al Bistrò (dove Simone, lo chef, ha alle spalle più premi che tutte le stelle michelin messe insieme, nonostante la sua giovane età)
Grazie Kava, avendo letto i tuoi interventi mi aspettavo che tu potessi essere la persona più preparata per rispondermi.
Però il Marconi non è a Bologna, è a Sasso Marconi, se contiamo la provincia ce ne sono sei di ristoranti stellati, compreso il San Domenico di Imola che ne ha due. Ma in città, sotto la voce Bologna della guida, non ne compare neanche uno.
a proposito di criteri e parametri della “Michelin”, se qualcuno ha voglia di leggere, c'è il libro scritto da Pascal Rémy, ex ispettore x la Michelin che ha scritto “L'inspecteur se met à table” in cui descrive la sua vita e il sistema…. 😉 (versione italiana: L'ispettore si siede a tavola)