Ordinanza contro i cani 2

Ordinanza contro i cani 2

Dal sito http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/cronaca/2010/04/03/313388-cani.shtml

“No ai cani nei bar”
Il divieto è caso nazionale

Modena, 3 aprile 2010. I cani non possono più entrare nei bar e nei ristoranti, ma la notizia ci è entrata eccome. Il divieto tutto modenese di ingresso ai quadrupedi diventa infatti nazionale, accompagnato da un ‘passaparola’ che dal nostro sito internet www.ilrestodelcarlino.it/modena è arrivato fino alla scrivania dell’ufficio legale della Lega per la difesa del cane. E presto sarà  trattato nell’assemblea che a maggio deciderà  eventuali iniziative o campagne per indurre l’amministrazione modenese a fare marcia indietro sulla decisione. Rivolgendosi, non è da escludere, anche ai ministeri competenti.

Il motivo di tanto scalpore? Ce lo spiega l’avvocato Gian Luca Scagliotti (nella foto): «E’ una regola assolutamente anacronistica — assicura il legale — che va nella direzione opposta rispetto a quella italiana ma anche europea su questo tema». In effetti il divieto è contenuto nel regolamento di igiene comunale del Comune di Modena, datato 1997, ricordato, mediante lettera agli esercenti, dall’assessore alle politiche economiche Graziano Pini. «Fa un po’ effetto che in una città  culturalmente avanzata e famosa in tutto il mondo venga presa una decisione del genere — prosegue Scagliotti —, peraltro ripescata da un regolamento di tredici anni fa. Non possiamo fare ricorso al Tar — informa ancora l’avvocato —, visto gli anni che sono passati, ma stiamo studiando il caso per valutare tutte le misure possibili». Un anacronismo anche perchè «già  nel 2005 Confcommercio fece una campagna nazionale, ‘Finalmente entro anch’io’, per invitare gli esercenti a un comportamento contrario al divieto. All’epoca devo dire che i baristi e i ristoratori aderirono con un certo entusiasmo». La Lega per la difesa del cane evidenzia pure che «una regola del genere, oltre a mettere a rischio la clientela di diversi esercizi, non verrà  certo ben accolta dai turisti. Andate in Francia o in Germania, non avrete nessun problema a muovervi con il vostro cane. Salvo forse nei supermercati.

Anche in Italia ormai ci si comporta per la gran parte dei casi basandosi sulla volontà  dell’esercente». Dato che una norma del genere ad oggi non esiste. «Il regolamento di polizia veterinaria del 1954 vieta ai cani di fare accesso nelle zone di confezionamento, non certo nei bar o nei ristoranti. D’altra parte nelle zone di confezionamento nemmeno le persone possono entrare. Bisognerebbe — sostiene l’avvocato — regolarsi in base al buonsenso. Soprattutto quello dei padroni che accompagnano gli animali. I cani con le loro zampe portano la stessa sporcizia che portiamo noi con le scarpe, o no?». In attesa dell’assemblea di maggio Scagliotti parla delle possibili contromosse nell’immediato: «Abbiamo già  preso contatti con la Lega anti vivisezione, agiremo insieme. Per prima cosa rivolgiamo un appello non solo a tutti i padroni ma anche a tutti coloro che amano gli animali a farsi sentire e a indurre il Comune di Modena a cambiare linea. Presto potremmo organizzare — termina l’avvocato — delle manifestazioni contro il divieto».

di FRANCESCO VECCHI

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