coperto si coperto no

coperto si coperto no

Secondo me sarebbe ora di finirla di lamentarsi del costo del coperto che in Italia rappresenta il costo del tovagliato, di tutto quello che ci sta sopra, del pane e del servizio. Ogni ristorante a seconda del livello di tutto ciò valuta ( in certi casi male ) che prezzo applicare.
Tutto ciò anche in considerazione del fatto che in Italia abbiamo la pessima abitudine di non lasciare un centesimo di mancia al cameriere che magari si è sbattuto per servirci bene e con cortesia a prescindere dal sorriso o dalla simpatia.
In quasi tutto il mondo la mancia è un’abitudine che in alcuni casi viene elargita per il 10 % del costo del pasto.
Chi non applica il coperto fa una scelta sua, secondo me sbagliata e che probabilmente viene recuperata con altri stratagemmi.

9 risposte

  1. secondo me hai dato un calcio ad un nido di calabroni :clap:
    prima di dire la mia attendo che la discussione si infiammi per bene :rofl:
    prevedo spargimento di sangue 😥

  2. coperto solo quando fa freddo……hihihihihihihi.. perdonate la battutaccia, ma non ho resistito 🙂 🙂 🙂 :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

  3. ciao Coste66
    prima di tutto come stai, da quello che leggo nelle diverse scritture che fai mi pare bene, la tua Sig.ra ti sopporta ancora :chuckle:

    Da diretto interessato penso che ogni attività debba tirare una riga tutte le sere, tutti i mesi o alla fine dell'anno, e vedere che le somme diano un esito positivo, altrimenti 😥

    Il coperto lo considero una voce integrante alle varie proposte di menù, nel caso in cui non dovesse venire considerata è una minore entrata che contribuisce a non coprire dei costi, che a sua volta dovranno essere ripartiti sulle diverse portate o voci del menù, perchè come dicono i vecchi saggi di una volta quando è sera è sera a casa di tutti, e bene o male, se la matematica non è un'opinione un saldo positivo alla fine dell'anno ci deve essere.

    Sono pochi i casi in cui mi è capitato di non avere il coperto da pagare, personalmente la considero il classico “specchietto per le allodole”, parladone poi con l'Oste di turno, facendogli presente che facevo la stessa attività mi ha alla fine detto, come è logico che sia, che la voce l'ha suddivisa su altre portate principali.

    Per quanto riguarda le mance non penso possano essere un elemento dovuto, ma lo considero facoltativo, il lavoro del cameriere è quello, ed è pagato per quello, deve essere gentile, avere sempre un sorriso e porsi con garbo, come dovrebbero essere in tutti i lavori, ad esempio uno su tutti la commessa di un negozio, ma anche la centralinista di una ditta …..

    Personalmente mi auguro sempre di essere valutato per il servizio che porgo, per il mangiare che propongo e per il confort che offro all'interno del mio locale, e non solo dal fatto che faccia pagare o no il coperto, siamo tutti grandi e vaccinati, se una parte dei miei costi non li copro con quella voce li coprirò in altro modo, ma alla fine il conto è sempre quello 😉

    Ciao Coste66, ma non avevi nulla latro di meglio da fare che porti queste domande
    :trink2:
    Carlo

  4. Ciao Coste66, da non ristoratore provo a dire la mia.

    Premesso che il coperto è una voce di costo per il ristoratore è ovvio che esso deve essere adeguatamente corrisposto economicamente, pertanto il consumatore che eventualmente si lamenta del “costo del coperto” in quanto tale (ci sono anche quelli) secondo me vive in un mondo fatto di frutta candita e di Teletubbies.

    Più corretto è lamentarsi è per il “costo di QUEL coperto” nel senso che magari il consumatore non trova coerenza tra un prezzo di coperto elevato ed un servizio scadente… personalmente io in questi casi noto con disappunto il servizio approssimativo piuttosto che il pane proveniente dall'ultima cena ma mai lo correlo al prezzo.

    E' altresì ovvio che in un locale blasonato hai determinate aspettative mentre scendono in un locale più alla buona, tuttavia ritengo che anche in quest'ultimo caso alcuni minimi devono essere garantiti (quantomeno cortesia, tovaglia pulita e pane non del matrimonio di mia zia).

    Da consumatore (ma anche relativamente alla mia attività) posso dire che, in questo come in un milione di altri casi, quello che conta è la cifra in basso a destra… poniamo che sei stato bene ed hai speso 30 euri: cosa importa se sono 27 di cibi e bevande e 3 di coperto piuttosto che (per assurdo) il contrario? Cinicamente a me non importa un fico secco (buono per la mostarda), sono stato bene punto e basta.

    Non vedo nell'esplicitare o meno il costo del coperto necessariamente uno “stratagemma” od uno “specchietto per le allodole”, potrebbe essere semplicemente essere una diversa strategia commerciale (tecnicamente “legare l'asino dove vuole il padrone”) – e qui torniamo al capoverso precedente – piuttosto che un modo diverso del ristoratore di spalmare i costi come fa notare Lagazzella.

    Applicando lo stesso principio della mia attività, penso che io indicherei il prezzo del coperto se non altro per una ragione squisitamente tecnica: siccome che è una voce di costo prima che di prezzo, tenere le voci distinte aiuterebbe nell'analisi dei costi e dei margini… o dico fesserie da profano?

    Sul discorso mance concordo con quanto dice Lagazzella… lo vedo come una scelta assolutamente intima e facoltativa… in ogni caso paragoni con altri paesi possono essere fuorvianti in quanto in alcuni luoghi (vedi USA) i servizi sono esclusi dal prezzo pertanto la mancia è di fatto il coperto.

    In sostanza sposo anche l'ultimo pensiero di Lagazzella che riassume quanto sopra, ristoratori e consumatori hanno assolutamente un fine comune: la soddisfazione… con coperto o senza coperto… e se io, da consumatore esigente, volessi un COPERTONE? Vediamo chi ha il coraggio di metterlo nel menù! :chuckle:

  5. Secondo me è giusto lamentarsi se al prezzo del coperto non corrisponde un coperto adeguato (es.tovaglie di carta piuttosto che pane scadente piuttosto che posate di plastica etc…).
    Tutto ciò premesso, secondo il *MIO modesto parere* “spalmare” il prezzo del coperto sulle portate dal punto dfi vista marketing fa fare una bella figura al ristoratore.
    Last but not least, un locare pluristellato che già fa pagare i suoi piatti un occhio della testa mi fa scappar da ridere se mette 5 euro di coperto!!

  6. Mi permetto un brevissimo intervento 😉
    non credo che esista una formula perfetta, ricordo perfettamente che in epoca antidiluviana erano gli anni '70, quando lavoravo in un noto locale della “spiaggia di velluto” , si era deciso di applicare un costo del servizio del 20% quando la totalità della concorrenza addebitava la vetusta voce “pane e coperto” : la clientela la trovò una trovata innovativa ed accattivante , in realtà era un balzello incredibilmente alto : eppure piacque :chuckle:
    In realtà le opinioni che hanno preceduto questa sono tutte degne di considerazione e nessuna è giusta o sbagliata così come la scelta del ristoratore di applicare o meno il coperto o il servizio o, come accade negli USA (giusto Zémian) addirittura la mancia obbligatoria .
    Pur sapendo che, come dice lagazzella, la non applicazione del costo del coperto sia uno “specchietto per le allodole” io , essendo probabilmente un'allodola, lo gradisco moltissimo e lo preferisco a chi mi applica un doppio euro per ….. un tovagliato cartaceo :rofl:
    Tanto di cappello a chi invece fa seguire il costo del coperto con un qualsiasi stuzzichino (bruschetta , zuppetta , aperitivo , ecc.)

  7. Mai avuto nulla da dire contro il coperto e nemmeno riguardo la mancia quando vado all'estero (e per lavoro ci vado molto spesso). Piuttosto potrei avere da dire su un coperto di 2 euro o 2.50 euro a testa qando poi mi danno una tovaglietta di carta che si compra a rotoloni 🙂

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