Ed eccoci finalmente alla mia rece nr. 100
sono in giro in moto con Grazia,strade basse ed ombrose per il gran caldo, e nel rientrare verso Modena passiamo davanti al cartello "Osteria della Piola". C'ero stato alcuni secoli fa,ricordo il,titolre,un ragazzo un po' strano, e che facevano alcune paste,forse tortelli,con le ortiche. Passiamo a dare un'occhiata,il,posto e' simpatico,una bella grande veranda,circondata da alberi,siamo in campagna ai bordi del fiume secchia. E' presto,decidiamo di tornare più tardi, ed alle otto circa siamo li'.
Un persona sta mangiando,nella serata arriveranno due coppie,serata molto tranquilla,come ci conferma il,simpatico titolare. Dopo due chiacchiere ci viene portato,il menù,se così si può chiamare. Il,pasto e fisso,ma lo,cambiano tutti i giorni,ed il menù e' in pratica tutta una spiegazione della loro filosofia del come intendere una osteria classica,come una volta: come dice anche Vissani due minestre,due secondi,prodotti del posto, vino locale e prezzo contenuto. Venendo da due giorni di grosse libagioni per festeggiare il mio compleanno chiediamo di essere leggeri con le porzioni,ma vogliamo assaggiare tutto. Iniziamo con un orzotto,minestra di orzo con verdure del loro orto,molto buono,delicatissimo,come tutti i loro piatti. A seguire una pasta fatta da loro con pomodoro,semplice ma genuina. Per secondo arriva il lattonzolo,maialino da latte,gustoso,delicatissimo,con contorno di spinaci,sempre del loro orto,meno saporiti dei soliti surgelati ma anche meno omologati,molto veri. Poi arrivano le polpette,ricetta avuta dalla titolare della vecchia trattoria 'Cervetta' per continuare la tradizione. Ed in effetti sono il,piatto migliore, veramente splendide. Tutti i loro piatti erano delicatissimi,con zero grassi, anche chi è' a dieta può mangiare veramente tutto. Per finire un assaggio (abbondante) della torta di frumentone,in pratica una sbrisolona,ottima, e delicatissima. Un caffè di erbe varie,un goccio del loro amaro di erbe del Secchia,un sigaro,siamo all'aperto,ed il conto. Mi aspettavo qualche euro in meno,ma comunque vale la pena tornare per provare unaltro dei loro 50 menù, e consigliarlo.
PS: abbiamo bevuto il loro vino,il Fragolone, da non confondere con lambrusco,ricavato da vitigni antichi che crescono ai bordi del fiume, buono,leggero e dalla bassissima acidità.
09/06/2014
complimenti per la numero 100 norby!!!! :cheers: