Linee guida per le recensioni

Linee guida per le recensioni

Ciao a tutti,
ormai in molti cominciano a chiedere un piu’ alto standard qualitativo per le recensioni.

Molti non trovano utile una recensione di una riga e un voto, tipo “qui si mangia bene” e 5 cappelli. Molti trovano pesanti da leggere le recensioni troppo lunghe; molti non capiscono da una recensione, pur fisicamente anche corposa, i dettagli del locale.

Insomma, accontentare tutti (ne sa qualcosa chi si rivolge al pubblico, ad esempio i ristoratori) e’ impossibile.

Noi (staff di GM) facciamo il possibile per migliorare costantemente il portale ed i suoi servizi, e so che tantissimi recensori fanno altrettanto, con sincera passione (che ci emoziona sempre).

— inizio lunga parentesi personale che si puo’ saltare… —-

Io come utente (l’ho gia’ scritto in un altro post) non sono cosi’ drastico, e finora ho gradito tutte le recensioni; cerco di capire e di farmi un’idea, cerco di indagare nella storia del recensore, cosa ha scritto, qual’e’ il suo metro di valutazione, come scrive (a me piace molto leggere, e sinceramente leggere alcune recensioni e’ davvero un piacere), insomma cerco di far funzionare il MIO cervello.
Internet funziona cosi’, ed e’ questa la cosa meravigliosa che in molti disprezzano. Internet ti costringe a pensare e a farti un’idea. Non ci sono verita’ rivelate da subire passivamente, e’ indispensabile la partecipazione attiva per godersela fino in fondo.

— fine lunga parentesi personale ecc. —-

Detto questo, che interessa praticamente solo me, come gestore del sito ho deciso di avviare questa ricognizione di idee, per arrivare a stilare delle linee guida che permettano agli utenti vecchi e nuovi di scrivere recensioni piu’ utili a tutti.

Quindi chi ha qualche suggerimento, puo’ postarlo come risposta qui, quando avremo raccolto tutte le proposte stileremo una guida disponibile a tutti (che non saranno i dieci comandamenti, ovviamente, ognuno poi’ sara’ libero di scrivere cio’ che crede, ma noi gli avremo dato gli strumenti per scrivere, se vuole, qualcosa di ancora piu’ utile).

Vi anticipo anche che sto, da tempo, studiando un sistema di “voto” anche delle singole recensioni, che sommato ad altri fattori concorrera’ a formare un “voto” del recensore, una valutazione complessiva che nelle intenzioni dovrebbe indicarne il grado di condivisione, da parte degli altri utenti, di quanto scrive.

Chiudo e vedo che anche stavolta non son stato propriamente telegrafico 🙂

30 risposte

  1. son contento che ti piaccia. La motivazione di fondo e' quella di aumentare la percezione, diciamo cosi', dell'attendibilita' di chi scrive. Attendibilita' intesa nel senso di condivisione, naturalmente, non e' mia (nostra) intenzione sottoporre a giudizi nessuno.
    Tuttavia in questo modo si potrebbe scoraggiare il sistema “una botta e via”, dove qualcuno si iscrive, parla molto bene (o molto male) di un posto, poi sparisce, e incentivare e valorizzare quei recensori che scrivono con serieta' e passione.

    Sempre secondo me..

  2. mi sembra che leggere le recensioni di locali che si trovano in località in cui non andrò mai sia solo una perdita di tempo. Non si potrebbe almeno mettere la provincia?
    Grazie e ciao

  3. Propongo che all'interno della recensione siano presenti SEMPRE i seguenti elementi:
    1) breve descrizione del locale e della qualità del servizio fornito
    2) piatti provati
    3) prezzo (almeno approssimativo nel caso si sia stati ospiti)
    Ottima l'idea di quantificare l'attendibilità di chi scrive, proporrei inoltre di evitare l'inserimento di recensioni non aggiornate basate sul ricordo di pasti consumati molto tempo addietro che possono rivelarsi errate o imprecise (tempora mutant et nos mutamur in illis…)

  4. Proporrei delle recensioni….max 10 righe, per dirne una, cioè si invita ad essere sintetici, con qualche riferimento al servizio, ai bagni, all'attesa e….senz'altro al cibo. Questa non è farina del mio sacco, ma ritengo utili i suggerimenti delle guide nazionali.

  5. Proporrei di non permettere agli utenti di inserire, ad esempio, 10/15 recensioni per volta ma al massimo 1/2 a settimana: mi sembra più credibile; perchè le recensioni siano più intuitive proporrei una scheda seria poi magari un breve commento.

  6. Sono d' accordo con Teddybear, almeno la provincia del locale di cui si fa la recensione dovrebbe essere visibile.
    Per le altre cose credo sia indispensabile la fascia di prezzo e l'accoglienza del locale. I gusti per quello che riguarda il cobo sono troppo soggettivi!

  7. Avere alcune linee guida per dare un giudizio potrebbe evitare le recensioni incomplete.
    Io preferisco leggere le note anche colorite di qualche chiacchierone (come me) che però riesce a dare un'immagine meno schematica di un locale.
    In ogni caso ben venga ogni variazione basta che sia migliorativa. 🙂

  8. Concordo pienamente con la tua parentesi personale, che ingiustamente hai denigrato :),metterei unicamente un limite alla lunghezza. Premierei la libertà espressiva, che rende il commento bello da leggere. Ve lo immaginate una scheda con solo numeri di valutazione e prezzi??

  9. Trovo che l'idea di inserire un “apprezzamento – condivisione” dei resoconti del recensore sia interessante, ma allo stesso tempo argomento molto delicato. Auspico solo che si faccia una approfondita riflessione sulle sue implicazioni. Personalmente trovo l'approccio di gi, che invita ad usare la propria testa, più producente ed aperto ad ogni genere di contributo. Non vorrei che, anche se in modo involontario ed in perfetta buon fede, si rischiasse di inibire la più ampia partecipazione a questa meritevole iniziativa. Valuterei invece con maggiore favore quello che è stato presentato come una sorta di disciplinare. Vi vedrei semplicemente inserite le informazioni minime indispensabili da riportare ai lettori, per esempio: tipologia del locale, qualità del servizio, consumazioni, prezzo e motivazioni del giudizio finale. Se poi qualcuno vuole arricchire il tutto con altri particolari, o trasmettendo le proprie emozioni citando questo o quell'episodio io ne sono sempre felice. Io credo che questo sito non rappresenti solo il luogo d'incontro di amanti della buona cucina, ma anche uno spaccato dei valori che ci animano, come l'amicizia, la cortesia e il rispetto reciproco. Non ci trovo niente di male se, nel valorizzare la professionalità dei ristoratori si riesce a trasmettere, come tanti fanno, anche la gioia di vivere. 🙂

  10. Io credo che il grandissimo successo di questo sito sia stato proprio la grande liberta di espressione individuale(ovviamente nei dovuti termini)non tutti riusciamo a sintetizzare o a dilungarsi in pareri o impressioni.
    Proprio perche non dobbiamo scrivere o pubblicare “maestose guide” che con piu aggiungiamo standard qualitativi più rischiamo di non raggiungerli.
    ora questo sito è praticamente il primo della mia personale lista se un domani dovrò gareggiare per fare una recensione………..non lo sò
    Un saluto a gi e a tutti i “colleghi” siamo i Migliori

  11. non posso che essere d'accordo con Principe, g.falcoline ed errevi; poi il fatto che il cibo sia più o meno piaciuto è sempre soggettivo, l'importante è trovare il sistema di valutare la qualità della materia prima anzichè prediligere esclusivamente il gusto personale e il prezzo fine a se stesso; Prevederei di suddividere,anche nelle recensioni, le diverse tipologie di locale… ho visto chiamare “chef” il titolare di un bar…

  12. Io credo che qui non siamo critici gastronomici di mestiere,e son convinta che nemmeno dovremmo cercar di scimmiottarli!
    Perciò se qualcuno si dilunga un pò nella descrizione di elementi legati a stati dell'animo o al gusto personale,xchè no?
    Penso anche io che cosa fondamentale sia scrivere ciò che si è mangiato,la spesa sostenuta e le caratteristiche del locale(soprattutto se può vantare qualche elemento particolare che lo possa distinguere da altri!..secondo me ci son posti che rimangono abbastanza anonimi),e poi se ci si sente di aggiungere commenti e impressioni personali non credo sia una cosa negativa,anzi!
    Per me è molto più piacevole leggere quelle lunghe recensioni ricche di particolari e fiorettature piuttosto che una riga di commento del tipo:”malissimo,non mi è piaciuto,non andateci!” oppure:”cibo buono,mi è piaciuto molto,andateci!”.
    In definitiva direi che il minimo sindacale dovrebbe esser questo:
    – pietanze:quantità e qualità
    – prezzo
    – cenni sul locale
    Poi ben venga il di più!:)

  13. Bravo sonoio , sono completamente d'accordo col tuo intervento , aggiungo solo qualche mia considerazione.Scrivere su gustamodema deve “SEMPRE” essere un “PIACERE”,sia per chi e' piu' critico e selettivo con le recensioni , sia per chi vuole semplicemente dire “ho mangiato bene”.Del resto noi tutti abbiamo una diversa percezione di un luogo pubblico , c'e' chi punta solo sulla “baracca” , chi sull'intimita', chi valuta solo il cibo e chi solo l'arredamento e la cordialita' di un titolare o solo il conto finale .In ogni caso , per i nostri gusti , abbiamo tutti ragione ed e' questo il segreto di gustamodena , si puo' essere impegnati o piu' leggeri,ma si ha l'impressione di essere tutti ugualmente considerati.
    Percio' penso che sia giusto migliorare le recensioni ma senza stravolgere le proprie caratteristiche , perche' non tutti amiamo gli stessi dettagli.
    Concludo dicendovi che ,se fosse per me , non metterei punteggi o livelli di attendibilita' x gli utenti , si rischierebbe di creare recensori di serie A e B con effetti non sempre gradevoli (e chi e' pratico di altri siti sa cosa voglio dire).Non mi importa ne del livello personale di attendibilita',ne di quello altrui ,ma mi importa di “ESSERCI” , di sentirmi a “CASA

    scusatemi x la lungaggine…e come sempre…LUNGA VITA A “QUESTA” GUSTAMODENA

  14. che spettacolo ragazzi, ho fatto proprio bene ad aprire questo post.. naturalmente non intervengo ad ogni risposta, rimandando il tutto a quando avremo raccolto il maggior numero di opinioni possibili, ma e' un vero piacere leggere i vostri interventi, tutti molto interessanti, che mi chiariscono sempre piu' le idee, e mi emozionano, vista la vostra appassionata partecipazione.

    Non so alla fine cosa si fara', cosa si POTRA' fare, ma la cosa di cui sono certo e' che faro' il possibile (e anche un po' dell'impossibile, via) per fare di gustamodena un luogo di incontro sempre piu' utile e piacevole per tutti.

  15. brava mary82, hai scritto con una sintesi eccellente il pensiero di tanti! Le frasi come io non tornerò più, non andateci o ve lo consiglio caldamente sono solamente espressioni soggettive ti tifo e di parte che, soprattutto, non fanno bene all' intima espressione di ciò che vuole essere GUSTAMODENA… se ho capito bene l'essenza di questo sito; bravi cmq a tutti per le idee!!!

    P.S: non faccio parte dello staff ma tifo per loro

  16. Secondo me è giusto che la recensione rimanga “personalizzata” e non troppo schematizzata. Sono d'accordo con chi chiede che però ci siano sempre descrizione delle portate, giudizio sul servizio e il prezzo. Ognuno di noi quando va a cena cerca cose diverse, giustamente. Chi vuole la cena romantica, chi la baracca, chi non guarda dove si trova “basta che si mangi bene” ecc. ecc. Ecco io spesso quando vado a mangiare fuori devo fare i conti con due bambini (4 e 6 anni) e se sulla recensione leggo che lo spazio è adeguato anche a loro… beh, parto più rilassata! Capisco che è una richiesta troppo personale, ma se qualcuno volesse raccogliere l'invito…

  17. Salve a tutti, grazie per l'invito a gi, vorrei aggiungere una virgoletta, cos'è la ristorazione? Ovvero, il luogo in cui ci si siede per mangiare che funzione ha? Che velleità ha colui che si propone a un pubblico? E' sempre compreso ciò? Esistono ristoranti che differiscono in scopi, alcuni offrono semplicemente carboidrrati vitamine e proteine provenienti da materie prime più o meno di qualità con l'unico scopo di alimentare, serve anche ciò, altri emergono per tradizione, arte del mantenere e rievocare, altri ancora ricercano fino al paradosso per creare, a volte sbagliando. Anni addietro era inamissibile il formaggio con la pera, oggi risulta ovvio, in futuro forse un cibo destrutturato potrebbe essere abituale. Oltre a valutare i canoni standard esistono valori aggiunti, senzazioni, personalmente ritengo che una cena in un luogo rappresenti un'esperienza, essendo arte, come vedere un quadro, o ascoltare Keith Jarrett, però a volte accendo la radio e ascolto musica leggera e osservo un'immagine pubblicitaria, mangiando un tramezzino in un bar qualsiasi al costo di un tramezzino di un bar qualsiasi. Spesso ho letto critiche di persone a ristoranti negativamente, semplicemente perchè in quella sera hanno fatto una scelta sbagliata dall'intento, se sei un tradizionalista, oppure in quella sera hai il desiderio di pasta fagioli come fà la tua nonna…. ti prego…. ti scongiuro…. non andare alla Francescana, se vuoi un servizio impeccabile (ha un costo gestionale) e piatti ricercati (ha un costo di ricerca e materia prima), non andare alla Rana ove regna la semplicità….. Odio chi truffa, coloro che ti spacciano eccellenza poi magari comperano a scadenza la materia prima, se ascolti ciò che mangi te ne accorgi, odio i luoghi costruiti da chirurghi estetici svilliti di personalità e di semplice tendenza, venduta a caro prezzo, si sà il chirurgo costa….., poi mi fermo per non dilungarmi. Cosapevolezza, Saluti.

  18. Chiedo scusa se mi intrometto; vorrei esprimere senza troppo dilungarmi una personale opinione. La bellezza di questo sito sta proprio nella diversità di opinioni descritte, a volte purtroppo fuori luogo, di persone che vanno a tavola per il semplice gusto di farlo, ma non di mestiere: per questo ci sono i professionisti che lo fanno, e si annunciano al ristorante quando fanno la visita,noi al massimo prenotiamo.
    I recensori di questo sito, mè compreso, non credo siano tutti professionisti, in grado di capire se le materie prime usate siano di alta qualità o se provengono dall’orto dietro casa , se il pesce è fresco, (te lo portano già cotto): se i tortellini serviti in un flut siano fatti in casa , se la cotoletta alla milanese sia veramente alla milanese, ma credo capisca se la pietanza sia buona e piacevole per il proprio palato,se il servizio sia buono ecc..ecc., al di là della risonanza del nome del ristorante:
    se poi una volta nella vita, decide di fare una pazzia o un figurone, prenota alla
    Francescana, o da Fini, o all’Ambasciata di Quistello, e poi non si trova bene, addio al figurone; ecco che ci scappa la recensione critica, così come sarà critica la recensione di una semplice trattoria.
    Però stiamo molto attenti quando critichiamo, e come critichiamo, si parla sempre di persone che lavorano e che ci servono, ma non ci cercano, non tutti i giorni sono uguali.

    Venendo alla richiesta di Gi, di dare suggerimenti, proporrei valutazioni più complessive, e non singole, (tipo: buono il filetto perciò 5 cappelli.)
    Cenni su locale
    Servizio
    Pietanze ( bontà, quantità)
    Prezzo
    Ecc.
    Concordo, inoltre, con la proposta di Piggo per quanto riguarda le recensioni molto datate.
    Sperando di aver contribuito Saluti

  19. Condivido pienamente le riflessioni di Bicio. Sono convinto che con immediatezza e semplicità abbia riassunto le motivazioni di molti frequentatori del sito, e fornito delle giuste ed equilibrate indicazioni. Prendo le mosse da quanto ho già espresso nel mio precedete contributo ( considerazioni trattate ottimamente da quasi tutti gli interventi) per sottolineare che i criteri di massima indicati, ad es: tipologia del locale, qualità del servizio, Pietanze ( bontà, quantità), prezzo e motivazioni del giudizio finale, servono fondamentalmente a chi legge per farsi un' idea propria della situazione!! Sono convinto che valga ancora la pena di mettere in evidenza quello che a proposito, con molta saggezza, scriveva gi nelle premesse quando affermava “…cerco di capire e di farmi un'idea…, insomma cerco di far funzionare il MIO cervello…”. Il voto in se, per me, è un dato assolutamente relativo, e io credo sia proprio questo il senso delle “linee” guida” di cui si parla. I parametri dai più indicati servono proprio a fornire gli strumenti a chi legge per giudicare da se. Capisco che ad un ristoratore possa dispiacere prendere un zero cappelli, e bene ha fatto Bicio a ricordare a tutti di non essere sbrigativi nel giudizio finale, ma vedo che molto spesso ciò sollecita l'intervento di tanti, interessati a comprendere se il resoconto e le ragioni espresse sono condivisibili, a conferma di quanto si diceva. Non essendo, per fortuna, dei professionisti, tutto si svolge poi in modo diretto ed informale con scambi, approfondimenti e a volte anche correzioni, grazie ai successivi preziosi commenti. La mia esortazione è dunque di non caricare di troppe ipoteche di altra natura i presupposti di una recensione, affinchè tutti possano esprimersi, con educazione e rispetto naturalmente, e tutti replicare sempre in piena libertà, dal momento che tutto avviene in piena trasparenza. Tutto è sotto gli occhi di tutti, come i gusti e lo spirito critico di chi scrive commenti e recensioni. Aggiungere poi aneddoti o riflessioni rende la cosa ancora più coinvolgente, proprio perchè come scrive giustamente mary82 “…non siamo critici gastronomici di mestiere, e son convinta che nemmeno dovremmo cercare di scimmiottarli…”

  20. Beh, visto che a qualcuno scoccia leggere troppo, sarò per una volta breve. Ritengo prive di ogni fondamento le recensioni troppo brevi, per cui non le pubblicherei nemmeno, se giri in auto e vai al di sotto di una certa velocità sei passibile di multa come se tu andassi forte, in quel caso intralci la circolazione, così per recensioni al di sotto di tot righe prevedo la non pubblicazione con invio da parte del gestore di una nota di demerito al recensore. Non sono per una minuziosa descrizione del luogo dove uno è stato (non capisco come fai ad andere a mangiare senza vedere dove sei stato, eppure ti siedi e stai lì ad aspettare…guardi solo il soffitto o chi è con te?), ma perlomeno ritengo giusto una descrizione sommaria di ciò che è successo, come dice Piggo, mettere in fila determinati parametri, e come dice g.falconline, se poi qualcuno vuole strascrivere o metterci del suo (impressioni, commenti, sensazioni) ben venga, solo così ci si può rendere conto di come sia un locale senza esserci mai stati…..
    Oddio, sono stato troppo prolisso???
    Chiudo subito. ciao a tutti.

  21. ciao a tutti, scrivo questa risposta (a distanza di anni ormai dall'apertura del post) solo per dirvi che non mi sono dimenticato di questo argomento, anzi, i fatti di questi ultimi giorni mi hanno sempre piu' persuaso che sia una cosa da mettere in piedi al piu' presto.

    Sto raccogliendo tutte le idee e le proposte che avete formulato, di cui vi ringrazio di cuore, e, appena possibile pubblichero' un piccolo “riassunto delle puntate precedenti”, con un paio di aggiunte mie, riflessioni nate appunto in questi ultimi giorni.

  22. concordo con te caro gi, non mi possono scrivere “qui si mangiano delle buone bruschette” e mettere 5 cappelli, mi viene la tremarella 🙂
    ci vuole un piccolo regolamento e chi sgarra x punizione mipaga una cena 🙂

  23. Me le sono rilette tutte. Tutte proposte interessanti, vero, ma io sono sempre contrario alle valutazioni striminzite di certuni, come se avessero paura di pagare una tassa se scrivono una parola in più. Il bello di questo sito è di poter dire, in forma completamente anonima, una volta tanto nella vita, il proprio parere su qualcosa senza essere tacciati di alcunchè….. Ma vi rendete conto che finalmente si può scrivere qualsiasi cosa su un argomento a propria scelta senza prendere voti, rischiare rimandature o essere bocciati….
    Secondo me chi scrive quei consigli stitici, lo fa non per segnalare un locale, ma bensì per darsi un tono, per potersi vantare con gli amici “anch'io scrivo so GM….., se vai su GM troverai anche me…..” o peggio per avere sconti dai locali con la scusa, o ricatto, “poi vi faccio la recensione su GM”. A me non è mai passata per l'anticamera del cervello una cosa simile. Quando vado a mangiare fuori (purtroppo non spesso sapendo cucinare molto bene) non vado fuori solo per mangiare, ma per godere della compagnia di altre persone, per vedere un posto nuovo, per provare l'accoglienza di un locale, per valutare la preparazione di un cameriere o la sua simpatia, per stare in mezzo alla gente senza che ti debbano solo fare domande di lavoro….
    E mentre sono lì, posso anche stare zitto, ma con gli occhi spazio ovunque e osservo e memorizzo, per potermi ricordare come sono stato in quel posto e consigliarlo o sconsigliarlo agli amici.
    Credo che una buona recensione sia necessaria per capire un luogo. Io adoro le recensioni di g.falconline e piggo in primis, poi tutti gli altri recensori logorroici (bfontana su tutti, la sua sul Cenacolo è mitica, leggetela), ma non posso concepire che una mente normale scriva: “bel posto, mangiato bene. andateci !!!”
    Ma che vuol dire ????? Dov'era il recensore durante la cena o il pranzo? Era meglio se stava a casa !!!!
    Come ho detto nel commento del 2 Dicembre,consiglio un limite minimo per le recensione, ma non un limite massimo. Se a qualcuno scoccia leggere quelle lunghe, chi se ne frega, non le legga, guardi solo quelli che scrivono l'essenziale, non chi dà un tocco personale al resoconto. In effetti, sempre a mio parere (e come dice Piggo), è più importante sapere com'è un locale, come si è trattati, quantità e qualità del cibo e prezzo, piuttosto che esprimere il proprio gusto per le cose mangiate. A me piacciono le rane fritte o in guazzetto, le cervella di ovino bollite ed altre schifezze del genere, come mi dice mia moglie, infatti non è detto che piacciano a tutti. Io sono un onnivoro, se in una descrizione vi dico che i gemelli di toro flambé (sono i coglioni del toro) erano speciali perchè aromatizzati con la menta, dò una valutazione a mio gusto, cioè perchè a me piacciono, ma se ad un'altro fanno schifo, non è detto che la valutazione del luogo sia simile. Ma se io dico che, nonostante il cibo raffinato il locale era indecente perchè si mangiava su un tappeto di begatini, faccio una constatazione, rendo sicuramente un'idea migliore del posto. Così uno sa che lì c'è un locale schifoso dove si mangiano strane prelibatezze che possono piacergli o no, e quindi decidere se andarci o no, a suo rischio e pericolo.
    A gi l'ardua sentenza.

  24. sono larghissimamente d'accordo con l'amico Grog, a parte la questione della “forma completamente anonima”, che anonima non e', e che probabilmente in futuro lo sara' ancor meno.

    Ovviamente non per controllare o condizionare nessuno, solo per cercare di evitare abusi che purtroppo possono accadere.

  25. Sicuramente gi avrai capito che il tempo per consultare e scrivere su GM ce l'ho soprattutto di notte, di giorno produco….e penso. Infatti ne ho pensata un'altra delle mie.
    E se tu dessi la possibilità, magari pagando pegno, ai locali recensiti che volessero, di pubblicare su una pagina dedicata o sulla scheda del locale il loro menù prezzato? Con questo inghippo potremmo essere esentati dal segnalare la spesa sostenuta, che è alquanto variabile o che non è segnalabile se uno è ospite. Variabile nel senso che se io vado in alcuni locali dove sono conosciuto, pago un prezzo, se ci vai tu spendi di più ma io non so di quanto, quindi se recensisco quel posto debbo mettere quello che ho pagato io e specificare che ai comuni mortali viene invece richiesto un obolo maggiorato e che non so di quanto ? …. è un po' incasinata la cosa.
    Ma se i titolari dei locali recensiti vogliono mostrare le loro liste delle libbagioni solide e liquide, magari corredate del prezzo, faciliterebbero la vita a noi, nel senso che potremmo recensire il locale tranquillamente descrivendo l'ambientazione, il servizio, le quantità, la presentazione delle portate, và, anche i cessi, l'accoglienza e infine quello che abbiamo mangiato noi e che sensazioni ci ha dato secondo il nostro palato. In questo modo potremmo esaltare alcuni cibi e denigrarne altri, senza togliere alcun merito allo chef del locale, perchè alcune portate possono essere perfette ed altre no, e magari noi abbiamo mangiato male per una nostra scelta sfortunata, per cui rischiamo di sparare a zero su un locale dove invece magari tutto il resto è buonissimo…. madonna che arzigogolo… spero di essermi spiegato nonostante l'ora. Invece, dando la possibilità ai ristoratori di esibire i loro menù, chi deve scegliere dove andare a mangiare, ha doppia possibilità, leggere i nostri commenti per darsi un'idea del luogo in generale e valutare contemporaneamente il genere di cibo proposto e a quale prezzo.
    Ritornando al discorso recensione, credo sia importantissimo dare una visione esetica generale dei locali visitati più che una valutazione soggettiva del mangiare … Una vita fa, quando andavo spesso a mangiare fuori, era sì importante come si mangiava e quanto si spendeva, ma era anche assai importante sapere come era il locale, bello o brutto, pulito o sporco, buio o luminoso, tranquillo o rumoroso, cameriere discreto o cameriere invadente…..
    Detto questo, buona notte. Ci vediamo Lunedì sera. Ciao

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