Proverbi di Febbraio

Proverbi di Febbraio

Campa cavà l che l’erba la crès. E meinter che l’erba la chersìva al cavà l la murìva.

Campa cavallo che l’erba cresce. E mentre l’erba cresceva il cavallo moriva.

A-gh’è chi egh pèga el schèrpi e chi gh’ha fat i pè.
C’è chi paga le scarpe e c’è chi gli ha fatto i piedi (bambino con paternità  incerta).

A-n s’arvisa gnanch ind-al pisèr.
Non si assomiglia neppure nell’orinare (persone completamente diverse).

Chi ha fat al vèin ha buì.
Chi ha fatto il vino ha bollito (chi ha condotto vita dissoluta raggiunge poi la pace dei sensi).

Dimondi a tèvla e pòc a lavurèr.
Molti a tavola e pochi a lavorare (imminente rovina per chi consuma più di quanto produce).

Chi ha la camìsa spòrca ha sèimper pòra.
Chi ha la camicia sporca ha sempre paura (chi ha colpe ha paura di essere scoperto).

Chi an-gh’ha usanza a-n gh’ha creanza.
Chi non ha usanza non ha creanza (saper stare al proprio posto è alla base della buona educazione).

S’a-gh’è da andgherès l’è mèii fèrel dove a gh’è dimondi aqua.
Se c’è da annegarsi è meglio farlo dove c’è molta acqua (è inutile correre molti rischi per una piccola ricompensa).

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