Forse da ultimo arrivato non dovrei permettermi di dare suggerimenti così forti sul sistema di valutazione, ma la proposta la lancio comunque: secondo me bisogna assegnare con più parsimonia il voto di cinque cappelli.
Nella recensione a “Dai Sabbioni” ema faceva notare che due cappelli è comunque una valutazione “non negativa”- sebbene con riserva- e infatti il commento associato è “buono”, ma allora, se di note veramente negative ci sono solo 0 e 1, cosa distingue esattamente 3, 4 e 5 cioè le tre valutazioni pienamente positive?
Non sarebbe quindi il caso di limitare un po’ l’uso dei cinque cappelli, riservarlo solo a quei casi che meritano davvero? Cosa rende un posto che è già “consigliatissimo”, veramente “imperdibile”? Bisognerebbe creare un discrimine anche per far sì che l’utente del sito possa veramente confidare che se va in un posto valutato 5 cappelli non può sbagliare.
La mia proposta sarebbe quindi di limitare l’uso della valutazione 5 esclusivamente in quei posti la cui qualità è riconosciuta come costante, dove si è stati più volte e sempre con soddisfazione.
Se così si facesse vorrebbe dire che non si possono attribuire 5 cappelli a una prima visita, nemmeno per il pasto migliore della propria vita: in quel caso si darebbero 4 cappelli e si spiegherebbe nella recensione che si è mangiato divinamente e si è stati benissimo, ma che non potendo giudicare della costanza ci si deve fermare a 4.
Mi accorgo che, di fatto, nelle mie recensioni mi sono tenuto a questo principio anche se non l’avevo ancora elaborato: i miei due cinque cappelli sono dati a posti in cui vado da molti anni e dove non ho MAI mangiato male, magari alle volte ho mangiato meglio di altre (anche a seconda di cosa avevo preso), ma mai al di sotto di una certa alta qualità costante.
Che vi sembra dell’idea? Secondo me potrebbe funzionare; certo, la sua attuazione sarebbe demandata solo alla sincerità e all’onestà del recensore, ma mi sembra che queste caratteristiche siano ben salvaguardate dalla continua vigilanza dei moderatori del sito.
14 risposte
ciao Mizo, mi sembra un ottimo spunto di riflessione.
Da un lato, ti dico sinceramente che io sono piu' preoccupato dall'assegnazione “allegra” di zero cappelli, piuttosto che il suo contrario (questo perche' poi il ristoratore incacchiato telefona a me..) ; ma dal punto di vista dell'utente, capisco che possa essere a volte peggio l'ipotesi che paventi tu della mia. Per dire la mia “da utente”; non resisterei alla tentazione dei 5 cappelli se son stato davvero bene in un posto, anche fosse la prima volta, e temo che il mio curriculum lo dimostri 😉 😉
Scusami ma devo dire anche la mia….penso che questo sito sia nato per gente semplice e comune…dove la gente nel rispetto degli altri possa dire e valutare in base alla propria esperienza e al proprio palato…ed e per questo che mi piace confrontarmi con gli altri utenti….perchè mai si dovrebbe dare un limite a un qualcosa che è nato per far conoscere e confrontare persone mai viste che grazie a qesto sito e con cordialita e voglia di parlare ci si ritrova a scherzare sulle cose più semplici della vita…quali la buona cucina….di conseguenza penso che non ci sia niente da cambiare…
Caro mizoguccini, a mio avviso, una guida gastronomica, inserendo un'unica recensione per ristorante ha l'obbligo di verificarne la costanza qualitativa nel tempo, qui su GM si da il voto ad ogni singola recensione, magari tornando più volte nello stesso ristorante ed assegnando punteggi differenti se c'è stato qualcosa di diverso.
Inoltre il non assegnare 5 cappelli ad un ristorante dove ho avuto un'esperienza completamente appagante e nel quale non potrò ritornare (ad esempio perchè troppo distante o divenuto eccessivamente costoso etc.) mi sembra una limitazione importante.
Nonostante tra di noi vi siano personaggi ferratissimi in ambito eno-gastronomico, nessuno è un critico professionista, le valutazioni sono quindi molto soggettive e variabili a seconda delle circostanze.
Gi ci ha fornito di un bellissimo gioco, personalmente non lo cambierei! 🙂 🙂 🙂
Anche io ho scritto ben poche recensioni, pure frequentando questo splendido sito da qualche mese, e vorrei esporre il mio parere molto sommessamente e, per l' appunto, da “ultimo arrivato”: ma sono consapevole della cortesia e cordialità che tutti dimostrate e mi permetto, dunque, di dire la mia.
Anche io riterrei giusto il suggerimento di Mizoguccini: se, infatti, si attribuiscono con eccessiva generosità i cinque cappelli (a volte, anche i quattro), si rischia l' “inflazione”.
Mi spiego: se si parte dal presupposto che i cinque cappelli sono l' eccellenza, allora è ovvio che non possono essere riconosciuti con troppa facilità: di fatto l' eccellenza non è, e non può essere, per definizione e per sua natura, diffusissima (e se lo fosse, paradossalmente, diventerebbe “media”, ma allora ci sarebbe sempre qualche ristorante “più che eccellente”…).
Ciò premesso, non credo che si debbano “suggerire” criteri di valutazione (la libertà di espressione in questo sito è uno dei uoi punti di forza), ma dovrebbe, semmai, sollecitarsi un “esame di coscienza” di ciascun recensore, prima di dare il voto, invitandolo a valutare a mente fredda i vari elementi: qualità del cibo, della presentazione, del servizio, dell' ambiente, del rapporto qualità/prezzo.
Anche una motivazione del perchè si dà un certo voto (e molti, in effetti e giutamente, lo fanno) è utile per valutare la “oggettività” (per quanto essa sia raggiungibile in un dato necessariamente soggettivo come una recensione…) del giudizo.
Aggiungo che un prezioso elemento di valutazione è comunque dato dalla pluralità stessa delle recensioni: è ovvio che tra un locale che vanta una lista costante di quattro/cinque cappelli (v. Ermes, Ca' Cerfogli, il Fantino) e un locale che presenta qualche quattro cappelli, qualche cinque cappelli, diversi tre cappelli, anche qualche due cappelli, una differenza ci sarà e chi legge può comunque farsi un' idea (e a questo proposito, la butto lì perchè non ho la minima idea di come sia possibile fare tecnicamente e anche se sia possibile farlo, non si potrebbe studiare l' indicazione di una “media”, per ogni locale, dei cappelli attribuiti? Ovviamente, ciascuno potrebbe comunque farlo da solo…).
Spero di non avere annoiato…
Ciao mizoguccini,personalmente quando vado in un ristorante la mia valutazione per rilasciare i 5 cappelli oltre che dall'ottima qualità del cibo che deve essere alla base per una valutazione alta, ci sono anche altri aspetti, quali l'ambiente la cordialità del personale, il prezzo l'atmosfera etc. e quando ne manca uno inevitabilmente la valutazione scende ed è per questo che ritengo importanti i 3,4 cappelli.
Purtroppo le mie occasioni di uscita non sono tante e quindi molte volte non riesco andare due volte nello stesso locale e se ho mangiato veramente bene e per i miei gusti è da 5 cappelli mi sembra corretto per me darli e immagino sia cosi anche per altri. è cosi bello e divertente potersi poi confrontare e scambiare le propie idee , senza avere vincoli sulla scelta dei cappelli da assegnare..
Concordo pienamente con quanto detto da Piggo e Galatina.
Seppur personalmente abbia sempre mantenuto una linea simile a quella descritta da Mizoguccini, ritengo che mettendo un limite del genere verrebbe meno lo spirito “ludico” del sito.
Non dovrebbero influenzarci i quattro o cinque cappelli, ma quello che il recensore ci racconta.
Ognuno di noi ha termini di paragone e valutazione differenti. Fa parte del “gioco” riconoscere le proprie affinità con ogni recensore per poter capire a quali dare più credito e a quali no.
Mettere regole che tendano ad uniformare i giudizi, anche se darebbe maggiore credibilità alle recensioni, a mio avviso smaturerebbe GM.
…snaturerebbe…
Sorry!
Caro Mizo la tua riflessione e' giusta pero' come diceva Piggo e Galatina nessuno di noi(o forse pochi) e' un critico professionista credo che limitare l'uso dei 5 cappelli faccia perdere un po' lo spirito di questo sito..ognuno di noi ha propri paramentri di valutazione a seconda di come e'abituato a mangiare, uscire ecc…..io personalmente uso questo criterio i 5 cappelli li uso per un posto dove sono stato bene da quando sono entrato a quando sono uscito e puo' essere sia Trattoria di Ermes dove mangi il menu' del gg e bevi il bianco e il nero a 18 euri oppure il Barolino dove spendi 35 euri ma ti cambia il menu' i piatti sono presentati bene ha una cantina di 400 etichette ecc….i 4 cappelli dove sono stato bene ma e' mancato qualcosa(un piatto, il servizio, il conto)..i 3 dove sono stato bene ma mi ha lasciato dei dubbi …i 2 senza infamia e senza lode ..1 per un'esperienza triste….lo 0 spero nn mi capiti mai!!….inoltre Gio' dice una cosa molto giusta leggendo le recensioni ci rende conto di come si mangi in quel ristorante……a me Gm piace molto cosi!!
Ricordo a Panamis che può trovare la “media” dei cappelli ricevuti dai locali nella sezione “le nostre classifiche”.
Più di una volta mi è capitato di leggere recensioni e non trovare l'equivalente che mi sarei aspettata in cappelli.
Credo che più che valutare il locale in base ai cappelli sia importante leggere la recensione e indovinare lo stato d'animo dell'avventore per fare una valutazione completa.
E' per questo motivo che si chiede ai recensori di aggiungere particolari e raccontare al meglio la propria esperienza.
Inoltre vorrei aggiungere che anch'io sono d'accordo con Corpicino. Gm mi piace così!
Giusto, chiedo venia per la disattenzione; però (la validità, utilità ed intelligenza del sito mi hanno abituato male e viene spontaneo essere sempre più “golosi”…), se fosse possibile avere il dato della media nella singola scheda dei ristoranti…Lo dico perchè la lista dela classifica è impostata per numero di recensioni, e la ricerca del singolo ristorante non è semplicissima.
Ma si tratta, ripeto, di un dettaglio e l' elaborazione della media la si può benissimo fare autonomamente e caso per caso.
Concordo anche io sull' importanza di una descrizione dettagliata e quanto più possibile motivata: in questo modo non vi è bisogno di porre dei limiti, ma l' argomentazione consente a chi legge di “valutare anche la valutazione” data in numero di cappelli.
“lurko” sempre, anche se non sempre intervengo, grazie a tutti per gli interessanti spunti. Mi annoto quest'ultimo nella lista delle cose da fare (quelle da fare “presto”)… vi tengo aggiornati 🙂
Un saluto a tutti,
noto con piacere che questo sito è sempre “bello vivo”!
A mio parere la scala di valutazione va bene così com'è. Oltre al numero di cappelli (più valido per l'impatto visivo) c'è anche un commento in relazione a questo indice.
La valutazione del locale, secondo me, dovrebbe essere profondamente personale (è questo il bello di GM), alla fine si tratta di un'esperienza vissuta di cui vogliamo rendere partecipi “gli altri”.
Per questo motivo diventa sempre più importante seguire le linee guida e fornire il maggior numero di informazioni relative alla nostra “visita”.
Sarà poi un crescere personale del recensore saper dare completezza e credibilità ai propri scritti arricchendoli di notizie, spiegazioni, criteri di valutazione, ecc. ecc…
Anche io è da un po' che penso al discorso della media, anche se a volerla fare bene non è così semplice…
Infatti se per i locali che hanno molte recensioni la media diventa un dato significativo, non è così per quelli che ne hanno poche (figuriamoci quelli che ne hanno una sola…).
Bisognerebbe studiare un funzione che ponderi le due variabili, ma… abbiate pazienza, ho fatto scienze politiche! C'è mica tra noi una qualche brillante mente scientifica???
Marco
In realtà la mia prima idea era più simile a quanto diceva pamanis, cioè invitare i recensori a essere semplicemente più cauti nell’assegnare i 5 cappelli, ma mi è sembrato che un criterio più oggettivo fosse preferibile.
Comunque non era mia intenzione puntare a una professionalizzazione della recensione, e certo non volevo diminuire lo spirito ludico del sito; tra l’altro nel mio pensiero questo sistema avrebbe favorito proprio le trattorie tipo Ermes, o la pizzeria in cui si va spesso, piuttosto che i locali più ricercati dove generalmente si va una volta sola, in modo da segnalare quei posti in cui si può assicurare che la permanenza sarà veramente piacevole.
Sono lieto che la proposta abbia fatto discutere.